L’America Latina conserva ancora alcuni degli ultimi santuari della natura e le ultime, immense foreste naturali del nostro pianeta. Accanto alla ben nota e ancor più preziosa Foresta Amazzonica, meritano di essere ricordate, studiate e conservate la Patagonia con le sue selvas templadas e le sue acque, le montagne delle Ande, le foreste tropicali.

La ricerca scientifica in materia di ambiente e foreste si è, nel frattempo, arricchita di nuovi significati e di obiettivi quanto mai attuali: accanto alla conservazione della biodiversità e alla gestione sostenibile degli ecosistemi è emersa la necessità di approfondire le conoscenze sul ruolo dei grandi cicli biogeochimici, per primi quello dell’acqua e del carbonio, e sul contributo delle foreste sudamericane per la mitigazione del clima e per la produzione di biorisorse, dal legno alla bioenergia. Interessanti prospettive si aprono, infatti, alla ricerca scientifica e alla collaborazione tra ricercatori dell’America Latina e ricercatori italiani, soprattutto se questa collaborazione si svilupperà in una prospettiva europea.

Il convegno è stato organizzato sia con gli  obiettivi di verificare lo stato della cooperazione scientifica, tra ricercatori italiani e latino-americani, per lo studio e la gestione degli ecosistemi e delle tecnologie ambientali che cogliere le opportunità offerte dagli strumenti nazionali di finanziamento per l’innovazione e dalle nuove iniziative di ricerca europee per rafforzare la cooperazione scientifica con l’America Latina.

Occasione dell’incontro dunque fare il punto sulle attività del progetto di internazionalizzazione del MUR su ”Ciclo del carbonio in foreste dell’America Latina”, sviluppato dall’Università del Molise e dall’Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale del CNR in collaborazione con l’Istituto della Montagna e Istituzioni scientifiche argentine e cilene.