ATENEO                         >  News  >  DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL'UNIVERSITÀ

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell'Università
in merito alle notizie apparse su alcune testate giornalistiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Molise riunitosi in data 22 aprile 2010, facendo proprio il documento del 17 aprile 2010 sottoscritto dal Senato Accademico, ha espresso la più ferma condanna per gli attacchi giornalistici ingiustificatamente lesivi dell’identità e della reputazione dell’Università degli Studi del Molise e del Magnifico Rettore, Prof. Giovanni Cannata ed ha espresso la sua solidarietà al Dott. Valerio Barbieri, a cui ha rinnovato la sua completa fiducia, per gli attacchi personali subiti.

In tale direzione sono intervenuti nel dibattito il Sen. Luigi Di Bartolomeo, Sindaco del Comune di Campobasso, il Dott. Luigi Mazzuto, Presidente della Provincia di Isernia, il Dott. Maurizio Tiberio, Delegato per la Provincia di Campobasso, la Prof. Clotilde Perrella, Delegata per la Regione Molise, il Sig. Massimo Pezzullo, Rappresentante degli Studenti, il Prof. Claudio Struzzolino, Rappresentante dei Ricercatori, il Prof. Ruggiero Dipace, Rappresentante dei Professori Associati, la Dott. Patrizia Mignogna, Rappresentante del Personale Tecnico-Amministrativo, la Dott. Rossella Rotondo, Direttore dell’Agenzia Regionale delle Entrate, l’Arch. Paolo Di Laura Frattura, Presidente della Camera di Commercio ed il Prof. Raffaele Coppola, Rappresentante del CNR.

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di associarsi, a tutela dell’Ateneo, all’iniziativa legale già intrapresa di richiesta di formale rettifica a norma dell’art. 8 della L. n. 47/48 e dell’art. 42 della L. n. 416/81 e diffida a non reiterare diffamazioni a mezzo stampa, tv ed internet, conferendo mandato al Prof. Avv. Francesco Fimmanò, già difensore dell’Ateneo in procedimenti giudiziari affini, affinché verifichi l’esistenza delle condizioni per la proposizione di eventuali azioni in sede penale e civile per la più ampia tutela degli interessi dell’Università.