Seminario di studi
“Immigrazione e soluzioni legislative in Italia e in Spagna.
Istanze autonomistiche, societa’ multiculturali
diritti civili e di cittadinanza
Venerdì 7 Aprile 2006 – ore 9.00
Aula 8/9 I Edificio Polifunzionale
Viale Manzoni Campobasso
L’Università degli Studi del Molise- Facoltà di Giurisprudenza – Dipartimento di Scienze Giuridico-Sociali e dell’Amministrazione, ha organizzato un seminario di studi, che propone una riflessione su alcuni dei nodi problematici più rilevanti dell’attuale dibattito scientifico e della ricerca culturale sulla situazione sociale dell’Italia e, in generale, dell’Europa.
Infatti, la presenza di un flusso inarrestabile di immigrazione, in grado di modificare, in tempi rapidi e con ritmi inaspettati, il contesto demografico, etnico, culturale e religioso delle società contemporanee, sta inducendo la società europea a riflettere sullo sviluppo del proprio futuro, in senso multiculturale e multireligioso.
I flussi migratori sono, come si è detto, ormai incessanti e costituiscono un fenomeno accentuato dal processo di globalizzazione, dalle sue contraddizioni, dagli squilibri economici, politici, culturali esistenti che determinano la fuga da situazioni di invivibilità e il richiamo verso condizioni e speranze di vita migliori e presunta tali. Infatti appare ormai tramontato il “mito” dell’immigrato che viene e poi torna a casa; i nuovi arrivati vengono per rimanere, con la speranza di integrazione e di fatto molti sono già stanziali fino alla seconda e terza generazione.
Ne consegue che il problema primario da affrontare è, di fronte alla realtà attuale, quello della individuazione di un modello di cittadinanza generalizzato, implicante il riconoscimento dei diritti e la definizione di doveri, nel rispetto delle leggi comuni e senza arbitrarie divisioni in base a credenze, culture e costumi. Si cercherà, quindi, di riflettere sulle soluzioni normative più idonee per tali problematiche, verificando se una disciplina dell’immigrazione, intesa come questione di ordine pubblico o come mero metodo di ripartizione dei flussi immigratori legali in relazione alle esigenze delle imprese e del mercato, possa essere compatibile con la centralità del principio di solidarietà nella vigente Carta costituzionale. Un principio che si concretizza nell’accesso di tutti i consociati ai beni comuni della tutela della salute, della scuola pubblica, della previdenza, del rispetto delle culture e delle diversità di religione. In caso contrario si rischierebbe di eludere lo spirito costituzionale, creando una società frammentata e diseguale, basata su nuovi ghetti etnici e di censo, in cui il pericolo di una non auspicabile frattura tra la persona umana e la realtà sociale ed istituzionale diverrebbe reale.
L’incontro si aprirà con i consueti indirizzi di saluto delle autorità accademiche della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo molisano.