La Svimez, l’Associazione per lo Sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno, che ha come obiettivo lo studio dell’economia, ogni anno presenta un dettagliato rapporto ed un accurato quadro di informazioni e valutazioni sulla condizione economica del meridione per proporre alle istituzioni concreti programmi di azione a sostegno dello sviluppo delle regioni del Sud.
Ieri, martedì 20 luglio, alle ore 9.30, a Roma presso la Sala della Clemenza di Palazzo Altieri la presentazione del rapporto Svimez 2010.
Tra i relatori istituzionali il Rettore dell’Università degli Studi del Molise Prof. Giovanni Cannata che da sempre è stato attento e continuo sostenitore di una sempre più ampia riflessione sulle prospettive dell'economia meridionale, sulla necessità di promuovere lo sviluppo strategico dell'area e dei suoi rapporti con l'economia nazionale ed internazionale.
La fotografia del Paese nell’attuale crisi economica e finanziaria spinge a dare priorità negli interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese, ma rafforza il convincimento che una prospettiva di stabile ripresa del processo di sviluppo debba essere fondata sul superamento degli squilibri territoriali, necessario per utilizzare pienamente tutte le potenzialità del nostro Paese.
Ed è proprio in tale contesto che il Rettore Cannata e gli Organi di Governo di Ateneo, alla fine del 2009 nel conferire sempre maggiore efficacia al compito istituzionale della nostra Università di sostenere lo sviluppo sia del tessuto territoriale regionale sia anche del Mezzogiorno d’Italia, hanno deciso di aderire alla Svimez. E non è tutto.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in diversi incontri istituzionali, ha ribadito la necessità di dare risposte significative, innovative e definitive al tema della questione meridionale, evidenziando il ruolo decisivo che le istituzioni universitarie svolgono nella valorizzazione del capitale umano e quindi, di conseguenza, nella crescita economica, culturale.
Infatti il Rettore Cannata, insieme a diversi Rettori di Atenei del Centro-sud hanno sottoscritto, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, il documento “Per la crescita della qualità del capitale umano nel sistema universitario''. Un documento che vuole essere veicolo delle parole del Presidente Napolitano e con il quale si vuole reagire non solo accrescendo la consapevolezza, nelle Istituzioni ed in tutta la società italiana, del carattere prioritario e della portata strategica dell'obiettivo del superamento dei divari tra Nord e Sud, ma anche difendendo e continuando ad accrescere il fondamentale e specifico ruolo che, ancor di più oggi, hanno le università meridionali nello sviluppo delle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Una emergenza che si accentua particolarmente nelle aree territoriali con più criticità. Ed è proprio in queste che c’è maggiore esigenza di investire.
In tale scenario, nei primi mesi del 2010, i Rettori di sedici atenei (Bari, Basilicata, Cagliari, Calabria, Enna Kore, Foggia, Messina, Molise, Napoli 2, Palermo, Politecnico di Bari, Reggio Calabria, Salento, Sannio, Sassari, Teramo), presso la sede del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca hanno dato vita alla Rete delle Università Meridionali, un vero e proprio laboratorio di programmazione comune per lo sviluppo e il progresso del Sud.
Ed ecco ancora un altro cantiere aperto: il progetto “federazione del sistema universitario” con l’Università del Molise, tutti gli Atenei pugliesi e l’Università della Basilicata. La continuità geografica, dimensionale e ambientale consente di mettere a valore un progetto di collaborazione comune, continua e condivisa su temi nevralgici e indispensabili nell’attuale processo di sviluppo del sistema universitario.
In un momento in cui si apre una nuova stagione della “questione meridionale” l’Università del Molise non vuole sottrarsi a questa nuova sfida decisiva per l’intero Paese, chiedendo, però, di essere messa nelle condizioni di poter svolgere appieno la sua peculiare funzione di motore della crescita culturale e sociale, dello sviluppo locale, dell’affermazione della legalità, della democrazia, della partecipazione e della coscienza libera e critica. Tutto questo continuando a considerare una risorsa, e non un limite, la diversità tra i territori.
Questi i temi affrontati dal Rettore Cannata nel suo intervento alla presentazione ufficiale del rapporto Svimez 2010. Questo il nuovo volto che il Magnifico Rettore, Prof. Giovanni Cannata, intende dare all’Ateneo molisano “Un’Università forte, forte per il Molise, per il Mezzogiorno per il Paese e per un’Europa unita”.