L’Università degli Studi del Molise intende, così come l’anno scorso, ricordare e celebrare questa giornata riservando una particolare attenzione alle lingue materne di minoranza storica della regione Una particolare attenzione organizzata su due appuntamenti e su due giornate di studio e di rappresentazione.
Infatti mercoledì 20 febbraio, alle 16.30, nella Sala della Biblioteca di Ateneo, in viale Manzoni a Campobasso, è prevista una tavola rotonda con la partecipazione di esponenti del mondo accademico, istituzionale, scolastico e culturale e con illustri ospiti ed esperti del tema provenienti dal Friuli e dall’area Ladina, giovedì 21 febbraio, alle 16.00, si terrà uno spettacolo organizzato dalle scuole del territorio presso l'istituto comprensivo di Portocannone.
La festa delle Lingue Materne quest’anno viene festeggiata nell’ambito di attività che rientrano in un progetto più ampio, denominato Lingue materne e interculturalità. Esso è promosso da un comitato costituito dall’Università degli Studi del Molise e da una rete di Scuole molisane dei comuni di minoranza linguistica e di scuole interessate ad approfondire le tematiche dell’italiano e dell’intercultura in relazione alla presenza sul territorio di emigrati di cittadinanza non italiana,.
Gli Istituti della rete sono: il Liceo classico “Perrotta” di Termoli (capofila), l’Istituto d’Istruzione Superiore di Casacalenda, il Liceo Ginnasio “F.D’Ovidio” di Larino, l’Istituto Comprensivo di Campomarino, l’Istituto Comprensivo di Portocannone. Gli altri soggetti istituzionali ed enti coinvolti sono l’Università degli Studi del Molise (in particolare il Centro Linguistico di Ateneo), il Comune di San Felice del Molise e la Provincia di Campobasso.
Il progetto si propone di sensibilizzare il mondo scolastico alla conoscenza e alla accettazione del multilinguismo e dell’interculturalità, nell’ottica della valorizzazione del ricco patrimonio linguistico autoctono (minoranze linguistiche alloglotte e dialetti romanzi) e dell’inserimento e del successo formativo degli allievi immigrati recentemente, sempre più numerosi nelle scuole della provincia, per i quali l’italiano è la lingua seconda.