La lettera d’accompagnamento può essere facoltativa, se non è espressamente richiesta dall’azienda, e ha l’obiettivo di completare il CV fornendo ulteriori informazioni; è invece necessaria nel caso d’autocandidatura.
Il testo della lettera deve essere sintetico e deve indicare chiaramente cosa rende particolarmente interessante la vostra candidatura. Il problema del neolaureato è quello di differenziarsi dalla concorrenza, risultando più adatto ai bisogni dell'azienda rispetto ai suoi colleghi.
La lettera d’accompagnamento offre più spunti per raggiungere quest’obiettivo rispetto al CV, perché offre più libertà d'azione. Quando scrivete la vostra lettera cercate di rispondere alla domanda "Perché deve scegliere proprio me?".
Attenzione però a non commettere l’errore di ripetere quanto già scritto nel CV; è sicuramente gradita una lettera con qualche spunto d’originalità, ma scritta comunque con garbo. In ogni caso si consiglia di non superare la lunghezza di una pagina.