Premio Scanno per la sezione “Antropologia e Tradizioni Popolari” a Letizia Bindi. La professoressa, docente di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Molise, si è aggiudicata l’ambito riconoscimento, giunto alla trentasettesima edizione, con il volume Volatili Misteri. Festa e città a Campobasso e altre divagazioni immateriali.
Soprannominato il “Nobel italiano”, il premio, fin dalle sue origini multidisciplinare, nato nel 1972 per volontà di Riccardo Tanturri de Horatio, ha visto in trentasette anni di storia nomi illustri dell’economia, della medicina, dell’ecologia, del diritto, della sociologia, della letteratura, dell’antropologia culturale, aggiudicarsi l’ambito riconoscimento.
Letizia Bindi, attualmente impegnata sia nella progettazione di un Centro europeo di ricerca e formazione sulla religiosità popolare concentrato sui rituali del Corpus Domini in Europa e nelle Americhe che a un’indagine sulle tradizioni popolari del Molise, è stata premiata per essersi occupata del sistema festivo e delle tradizioni popolari del capoluogo molisano.
Il volume focalizza la propria attenzione soprattutto sulla Processione dei Misteri del Corpus Domini che si mantiene intatta da molti secoli e che rappresenta uno degli eventi cerimoniali di maggior rilievo nel panorama italiano. Un’ampia sezione del volume è dedicata alle strategie di valorizzazione dei patrimoni immateriali e delle tradizioni popolari a livello internazionale, rivelando un interesse non solo esclusivamente etnografico alla ricerca, ma anche di riflessione più ampia sulle politiche del patrimonio a livello nazionale e transnazionale.
Il premio è stato pubblicato dalla Casa Editrice Armando di Roma, con una prefazione di Luigi Maria Lombardi Satriani e le fotografie di Nathalie Augier de Moussac, esperta di fotografia etnografica di livello internazionale.
Questo prestigioso riconoscimento, che avviene pochi giorni dopo la presentazione del volume della Prof.ssa Bindi sui Misteri durante le festività del Corpus Domini tenutasi nella Sala del Palazzo del Governo di Campobasso, intende rappresentare ancora una volta un’ulteriore testimonianza di come l’Ateneo molisano, attraverso il continuo sviluppo di una capillare rete di relazioni possa rafforzare e consolidare ogni unità d’intenti nella convinzione e nella consapevolezza che tener sempre vivo e costante il rapporto di cooperazione e confronto, sia strumento fondamentale per garantire e favorire il progresso culturale, sociale ed economico del Molise.
Assicurare ed accrescere le prospettive di sviluppo nel campo della tradizione popolare attraverso i diversi tipi di linguaggi dell’arte sia anche volano per una scenario che esprima voglia di futuro. Compito istituzionale che l’Ateneo molisano da sempre ha inteso perseguire e rafforzare.