Quando fornite le vostre informazioni dovete essere bravi ad accendere anche un interesse nel vostro interlocutore: in questo senso abbiamo parlato di "etichetta " del vostro prodotto che il CV e di "messaggio promozionale" per la lettera d’accompagnamento. Visto che spessotutti noi criticano la pubblicità, avete in questo caso la possibilità di dare il buon esempio cercando d’essere efficaci, veritieri e, perché no, gradevoli al tempo stesso.
A. Inserite le vostre informazioni.
In generale non devono mai mancare informazioni quali: dati anagrafici, istruzione e formazione, esperienze lavorative, capacità e competenze personali, relazionali, organizzative, tecniche e artistiche, altre competenze e capacità utili, patente e altre informazioni ed eventuali allegati.
È importante inserire le informazioni in ordine cronologico inverso, dalla più recente alla più lontana nel tempo. Questo ordine permette di mettere in evidenza quello che si sta facendo nel momento in cui ci si candida e quindi agevola il lavoro del selezionatore.
B. Evidenziate i vostri punti forti.
Rispetto ai vostri colleghi, c'è probabilmente qualcosa che vi differenzia in senso positivo: dovete evitare che questo qualcosa, disperso tra le altre informazioni del CV, non venga valorizzato a sufficienza. Reali punti di forza possono essere la conoscenza di più lingue straniere, l'aver fatto una tesi su un tema o sul business d’interesse aziendale o l'aver fatto uno stage nel settore di competenza. Infine è questa l'occasione per segnalare anche eventuali master o corsi extrauniversitari, spiegando il loro significato ed eventuali contenuti di potenziale interesse per l'azienda.
C. Dite cosa siete disposti a fare.
Dovete quindi completare i vostri punti forti con indicazioni di disponibilità e flessibilità, ad esempio specificare se si è disposti a trasferirsi, a frequentare uno stage, a cambiare mansioni o ad apprezzare ambienti di lavoro stressanti e senza orari.
L'importante è essere sinceri e diretti.
D. Date un'immagine di voi e fatevi ricordare.
Infine, il curriculum deve servire per farvi uscire un pochino dall'anonimato, dare sapore e spirito vivo al pezzo di carta che parla di voi.
Dovete riuscire a dare al selezionatore l'impressione che una chiacchierata con voi potrebbe essere interessante e non solo.
E. Autorizzate il trattamento dei vostri dati personali.
Ultimo, ma fondamentale, non bisogna dimenticare di citare l’autorizzazione al trattamento dei dati personali secondo la legge n. 196 del 2003: “Autorizzo il trattamento dei dati personali ai sensi della legge 196/2003”. Di solito si posiziona al termine del CV ed è scritto in corsivo. Qualora si possegga la propria firma in formato elettronico è buon senso metterla in calce.
In un mercato sempre più globale è nata l’esigenza di uniformare il CV secondo un preciso schema che è condiviso da tutte le Nazioni dell’Unione Europea. Ciò agevola la lettura dei contenuti da parte dei selezionatori e aumenta l’efficacia delle candidature all’estero. L’utilizzo di questo schema è frequente anche tra i selezionatori italiani che richiedono ai candidati un CV redatto secondo le linee guida europee.
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