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XXIII Convegno Nazionale della Società Lichenologica Italiana
29 settembre - 1 ottobre 2010

Quest’anno, per la prima volta, l’incontro annuale della Società Lichenologia Italiana sarà ospitato nelle sedi isernine dell’Università. Durante l’anno dedicato alla Biodiversità, abbiamo ritenuto imprescindibile che questa tematica fosse il filo condutture di tutte le attività organizzate per l’occasione mantenendo sempre una particolare attenzione alla valorizzazione del territorio regionale.

Ad accompagnare il logo “2010” abbiamo voluto un’immagine che rappresentasse l’ultima specie scoperta nella Regione Molise: Teloschistes chrysophthalmus (L.) Th.Fr., inserita in lista rossa italiana ed europea, caratteristica per l’individuazione di Important Plant Areas (IPAs), recentemente rinvenuta a Montaquila (IS) nei pressi di un oliveto abbandonato.

Gli argomenti dei simposi rispecchiano le problematiche più attuali e incluse nella Strategia Nazionale per la Biodiversità in Italia:

1. Licheni e Foreste. Priorità d’azione riconosciuta è “Realizzare la rete dei siti per il monitoraggio lichenico all’interno dei boschi vetusti”;

2. Countdown 2010: tutela della Biodiversità. Priorità d’azione riconosciuta è “Redigere Liste rosse nazionali e regionali e piani d’azione per le specie minacciate secondo le categorie IUCN”;

3. Biomonitoraggio. Priorità d’azione riconosciuta è “Effettuare il monitoraggio lichenico in termini di biomonitoraggio della qualità dell’aria”.

Le escursioni, alle quali abbiamo voluto dare un ampio spazio per la cornice privilegiata che ospita il Convegno, saranno effettuate a Collemeluccio (Riserva MaB), nel Sito Archeologico di Pietrabbondante (una tipologia di habitat lichenico, riconosciuto come tale tramite il progetto “Important Plant Areas”), nel Giardino della Flora Appenninica di Capracotta (esempio importante di conservazione ex situ).

Oltre a questo, ci siamo impegnati per realizzare un Convegno ad emissioni zero, dando un valore aggiunto alla manifestazione ed impegnandoci nella protezione del clima, soprattutto compensando le emissioni con progetti locali di gestione sostenibile delle foreste; in particolare, la Riserva Naturale di Pesche e Monte Vairano di proprietà dell’Università del Molise.

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