“C’è una parola nuova in orbita: Decrescita. Il suo scopo è rallentare, offrire alternative credibili alla tirannia dello spreco. Il suo slogan: vivere con meno è facile, persino divertente. La decrescita non è la crescita negativa. Sarebbe meglio parlare di “acrescita”, così come si parla di ateismo. D’altra parte, si tratta proprio dell’abbandono di una fede o di una religione quella dell’economia, del progresso e dello sviluppo”. Serge Latouche

Nell'ambito delle attività promosse dal Progetto E.Co.Loc. “Efficienza energetica e consapevolezza ambientale. Sperimentazione e formazione per uno sviluppo locale autosostenibile” - Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA Transfrontaliero Adriatico – domani, martedì 29 aprile 2008, alle 17.30, presso la Sala Biblioteca di Ateneo dell’Università degli Studi del Molise in Viale Manzoni a Campobasso, si terrà un incontro aperto al pubblico con Serge Latouche sul tema: “Sviluppo infelice, decrescita felice, efficienza energetica.”

La coincidenza dell'incontro con Latouche, promosso dal prof. Alberto Tarozzi, assieme a realtà culturali, economiche e sociali, e la lezione inaugurale del Corso UNICEF sui diritti umani e dell'infanzia, che vedrà la presenza delle Autorità istituzionali e regionali e la partecipazione, tra gli altri, di S.E. Giancarlo Maria Brigantini Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Campobasso-Bojano,  rende questo appuntamento un momento di grande riflessione e di sensibilizzazione riguardo ai problemi dello “spreco” che oggi investe il nostro pianeta.

Nel suo recente libro “Breve trattato sulla decrescita serena”, Latouche spiega quanto sia importante invertire la corsa ai consumi al fine di evitare una catastrofe naturale prevista per il 2030. Secondo lo studioso francese, infatti,  una società che ha come solo scopo lo sviluppo economico è come un individuo che vuole solo essere obeso, perché la gente ha paura di cambiare e di perdere il benessere.

L'evento si aprirà con gli indirizzi augurali del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi del Molise, Prof. Giovanni Cannata.