La riforma della legge fallimentare attuata in due riprese fra il 2005 e il 2006, pone in primo piano l'impresa con una caratteristica peculiare: garantire e predisporre una serie di misure preventive sia interne all’eventuale procedimento liquidatorio che volte a conservare, per quanto possibile, i "valori" residui dell'attività in modo da favorirne un nuovo inserimento ed una ricollocazione sul mercato.
Le misure preventive sono apparse, ai primi commentatori, insufficienti per incentivare una tempestiva emersione della crisi, così come le misure successive scontano ancora eccessi di rigidità. In questa cornice l'adeguatezza degli strumenti processuali può divenire un elemento determinante per garantire la funzionalità degli istituti ma anche, se non opportunamente governati, un mezzo per disperdere le risorse.
E’ di questi temi che si discuterà in una due giorni organizzata dall’Università del Molise, Facoltà di Giurisprudenza, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Avvocati di Campobasso e con Regione Molise.
L’evento si terrà venerdì 8 e sabato 9 giugno 2007 a partire dalle ore 9.00, presso l’Aula Magna del I Edificio Polifunzionale in Viale Manzoni a Campobasso.
Il convegno sarà occasione di discussione e dibattito e vedrà confrontarsi e dialogare, in un contesto di interdisciplinarità, alcuni dei protagonisti della riforma, accademici e studiosi del diritto commerciale e del diritto processuale civile, Autorità istituzionali, mondo delle professioni, dell’amministrazione finanziaria e delle imprese.
Un fondamentale momento di approfondimento su diverse tematiche, di notevole importanza e attualità, che sono state oggetto peraltro di riflessione, da parte dei media e dell’opinione pubblica.
Il convegno si aprirà con gli indirizzi augurali del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi del Molise, Prof. Giovanni Cannata, delle Autorità accademiche e istituzionali e dei Presidenti degli Ordini degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti di Campobasso.
La partecipazione sarà riconosciuta ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di formazione professionale per i dottori commercialisti.