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Oggi, giovedì 2 settembre, alle ore 11.00, cornice la splendida Aula Magna Aldo Cossu dell’Ateneo barese, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della proposta di un Protocollo d’Intesa per l’attuazione del progetto “Federazione del sistema universitario molisano – lucano – pugliese” tra, l’Università degli Studi del Molise, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi del Salento, l’Università degli Studi della Basilicata, il Politecnico di Bari e l’Università degli Studi di Foggia.
All'incontro sono intervenuti i Rettori delle università proponenti per illustrare gli obiettivi specifici del progetto e i diversi esponenti politici, parlamentari e regionali del territorio lucano molisano e pugliese.
La conferenza si è aperta con i saluti del Prof. Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" che ha voluto dare il benvenuto e ringraziare tutti i presenti, illustrando le principali linee guida del progetto di federazione del sistema universitario.
Ha preso la parola il Prof. Domenico Laforgia, Rettore dell’Università degli Studi del Salento, che ha inteso sottolineare l’importanza sia dal punto di visita economico sia culturale del processo di avvicinamento al concetto di federazione. Processo in grado di creare cooperazione, produttive forme e reti di collaborazione per garantire processi virtuosi e competitivi a vantaggio della collettività, del territorio e dei giovani.
Dare risposte alla aspettative del territorio, migliorare il sistema universitario in funzione delle leggi con un efficace percorso istituzionale come la scelta federativa degli Atenei molisano, lucano e pugliesi è segno di responsabilità culturale, politica e sociale. Questi i temi dell’intervento del Prof. Mauro Fiorentino, Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata.
Il Prof. Giovanni Cannata, Rettore dell’Università degli Studi del Molise, ha esordito con particolare emozione in quanto è stato studente e laureato all’Università di Bari. Ha ricordato che la giornata di oggi è soltanto una prima tappa di un percorso più ampio nato nel luglio del 2008, prima di tutti gli accadimenti legislativi.
La presentazione del protocollo d’intesa di oggi si ricollega ad uno scenario di iniziative che rientrano nell’ambito del senso di Unità che le prossime celebrazioni dei 150 anni intendono rafforzare, come più volte ribadito dal Presidente Napolitano. Comunque con un ulteriore concetto: uniti nella diversità, continuando quindi a considerare una risorsa, e non un limite, la diversità dei territori e delle storie delle singole Università. Il Prof. Cannata ha ribadito poi, come questa operazione federativa è frutto di un percorso non facile, scandito con estrema lucidità, partecipazione, condivisione, dignità, ma anche una essenziale caratteristica: una notevole dose di passione.
Il progetto di federazione coinvolge circa 110.000 studenti e 12.000 laureati annui, questi i numeri che il Prof. Cannata ha esposto a chiusura del suo intervento, dati che chiedono a questo punto particolare attenzione da parte delle istituzioni nazionali e locali. “Dinamismo, voglia di costruire e realizzare istituzioni che rispondano al meglio alle esigenze del Paese, del territorio e dei giovani e che possano offrire anche in tempi di crisi e di difficoltà concrete speranze sono le caratteristiche - ha voluto sottolineare - il Rettore Cannata che dovranno continuare ad animare i Rettori degli Atenei coinvolti”.
Il Prof. Nicola Costantino, Rettore del Politecnico di Bari, si è soffermato sull’importanza del termine “rispetto” nella federazione, nelle singole peculiarità e nelle specificità territoriali e geografiche. Ha posto l’accento sul fondamentale ruolo degli Atenei, insostituibili “ascensori sociali” per i servizi che forniscono alle imprese, ai giovani, alle istituzioni e al tessuto sociale.
A concludere gli interventi dei relatori, il Prof. Giuliano Volpe, Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, l’Ateneo più giovane della federazione. Tutti gli atenei coinvolti nati negli ultimi 50 anni si sono evoluti cambiando radicalmente la fisionomia e la sostanza dei loro territori, garantendo uno sviluppo culturale ed economico.
Basti pensare che l’80% dei laureati proviene da famiglie nelle quali entrambi i genitori non hanno titoli accademici. La federazione degli Atenei pugliesi, molisano e lucano rappresenta una sorta di pre-riforma, infatti, si è voluta dotare di un codice etico, di una gestione economica-manageriale, di un’organizzazione che risponda a criteri di efficienza ed efficacia e di una razionalizzazione e condivisione dell’offerta formativa. Un sistema federativo pronto quindi ad una valutazione su indicatori certi, quali i risultati dei progetti e della ricerca. Su questo ha continuato il Prof. Volpe “vogliamo il sostegno da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali, per gli studenti, per i laureati e per i giovani ricercatori. Solo così saremo pronti ad affrontare il mercato internazionale. Nessuna concorrenza tra gli Atenei, ma lavorare insieme in un’ottica di competizione non singola, ma di sistema. Difendere il Sud per far crescere l’Italia. Diversità con responsabilità”.
La conferenza si è conclusa con gli interventi dei Governatori delle tre regioni coinvolte e con i rappresentanti del mondo politico nazionale e regionale.
Tutti hanno espresso una piena adesione al progetto e condiviso la valenza strategica di tale sinergia per la crescita culturale e lo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno e del Paese.