Visualizza le foto
L’Università degli Studi del Molise – Dipartimento di Scienze Economiche, Gestionali e Sociali con il patrocinio dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) e dell’Associazione Italiana di Storia Urbana (AISU), in collaborazione con Comune di Termoli e con la SIAI Laterizi di Petacciato, ha organizzato un incontro nazionale di studi dal tema: “L’Archeologia industriale in Italia 1978 – 2008”.
L’evento intende coinvolgere studiosi ed esperti di Archeologia industriale per discutere e riflettere sullo stato dell’arte di questo particolare settore interdisciplinare, a distanza di trent’anni dalla sua piena affermazione nell’ambiente culturale del nostro Paese e a circa due decenni dal suo ingresso, come specifico insegnamento, nelle Università italiane.
Il convegno si terrà nei giorni di venerdì 5 e sabato 6 dicembre 2008 a partire dalle ore 15.00, nell’Aula Adriatico della sede universitaria di Via Duca degli Abruzzi a Termoli alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise Prof. Giovanni Cannata e delle Autorità accademiche, istituzionali e territoriali.
Una due giorni dunque con l’obiettivo di sollecitare un confronto dialettico tra ambiti e settori disciplinari diversi, ma anche di verificare metodi e strumenti adottati nella ricerca scientifica e nella didattica universitaria. Un momento di dialogo anche nell’ottica di individuare e garantire un profilo curricolare idoneo alla formazione e qualificazione di figure professionali in grado sia di comprendere a pieno l’importanza di conoscere e valorizzare la memoria storica della civiltà industriale che consapevoli e sensibili delle necessità e problematiche del mondo del lavoro.
L’idea di proporre un’occasione di riflessione partendo da un bilancio storiografico sull’archeologia industriale e da un confronto multidisciplinare sulle forme visibili del processo di industrializzazione della città e del paesaggio, a cominciare dall’architettura, deriva dalla consapevolezza che il modello di organizzazione territoriale fondato sulla centralità della fabbrica, nell’immaginario collettivo non sembra più appartenere alla cultura del nostro Paese. Ecco che oggi appaiono ormai maturi i tempi per trasmettere un’idea condivisibile di città post-industriale e per sostenere i principi che regolano programmi e progetti di trasformazione dello spazio urbano-industriale.
Il carattere nazionale e scientifico dell’evento e la presenza di illustri esperti e accademici testimonia ancora una volta il fondamentale ruolo di un Ateneo chiamato, sempre di più, a diventare la cerniera tra le esigenze della popolazione e del territorio favorendone il progresso economico, sociale e culturale.