Visualizza le foto
L’Università degli Studi del Molise, in collaborazione con l’Assessorato alla Politiche Sociali della Regione Molise, ha inteso organizzare un Corso per Mediatori Interculturali.
L’iniziativa rientra fra le attività promosse dal Progetto Med.In.Molise. Salute e mediazione interculturale finanziato dal Ministero dell’Interno per l’integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi e persegue la doppia finalità di facilitare il percorso di integrazione sociale del migrante-utente dei servizi socio-sanitari e di favorire l’inserimento lavorativo qualificato del migrante-mediatore.
Un ciclo formativo che avesse dunque un duplice obiettivo ampliare e potenziare le conoscenze degli operatori provenienti anche da paesi terzi e gettare le basi per la stabilizzazione di un percorso unificato di formazione continua e trasversale soprattutto per mediatori interculturali che prestano la loro attività in particolari contesti socio-sanitari.
Il giorno 29 luglio 2009 si è tenuta la lezione inaugurale, venerdì 4 dicembre 2009, a partire dalle ore 9.00, presso l’Aula 160 Posti intitolata a Franco Modigliani del II Edificio Polifunzionale di Via de Sanctis a Campobasso, la conferenza finale del Corso per Mediatori Interculturali.
Una giornata di riflessione quindi con lo scopo di fare il punto sulle attività svolte, ma anche di progettare nuovi scenari che rendano la regione Molise un laboratorio di ricerca e di sperimentazione sulle tematiche migratorie.
Le pratiche e le rappresentazioni delle relazioni tra pazienti stranieri e operatori sono state oggetto di studi, di valutazioni e di analisi soprattutto ponendo l'attenzione su come, in che misura e in che modo, specifiche politiche sociali per i migranti possano, nella situazione attuale e in riferimento alla realtà molisana, assumere, in termini di efficienza ed efficacia, un ruolo sempre più ampio ed esauriente nel riuscire a garantire a tutti il diritto alla salute.
Al Corso hanno partecipato 12 migranti delle più diverse provenienze internazionali e dai percorsi migratori differenziati. Tra i paesi d’origine erano rappresentati tre continenti e dieci nazionalità (Albania, Brasile, Marocco, Messico, Perù, Russia, Togo, Tunisia, Ucraina, Uruguay) e la storia dei corsisti comprendeva percorsi di ricongiungimento familiare, di studio e di lavoro. Particolarmente significativa l’attività formativa sul campo svolta dai corsisti nell’ultima parte del percorso didattico, che li ha visti all’opera in realtà lombarde, emiliano-romagnole e molisane.