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La irreversibile consapevolezza della dimensione globalizzata e transazionale del crimine organizzato di matrice sia “comune” che terroristica specularmente impone agli ordinamenti giuridici interni di adeguare gli strumenti normativi ed i sistemi giudiziari alla crescente necessità di proiettare l’azione di contrasto oltre i confini nazionali, in una prospettiva orientata al coordinamento e alla cooperazione tra gli Stati, da sviluppare anche in contesti sovrastatuali.
È su questi temi, sui loro risvolti sistematici ed operativi che il 20 e 21 novembre presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Molise si svolgerà un convegno al quale parteciperanno autorevoli esponenti della scienza penalistica e della magistratura italiana e svizzera.
Il convegno si propone infatti di offrire in primo luogo un’attenta ricognizione degli strumenti ordinamentali predisposti nei due Paesi per un efficiente contrasto della criminalità organizzata sul piano patrimoniale e finanziario: a ciò sarà dedicata la prima sessione (20 novembre ore 15.30), nella quale sono previsti gli interventi dei Prof.ri Bernasconi, Manna, Mangione e del magistrato della Corte di Cassazione dott. De Amicis.
Il giorno successivo (21 novembre ore 9.30) si svolgerà invece una tavola rotonda sui temi della cooperazione giudiziaria in materia di riciclaggio, alla quale prederanno parte magistrati italiani e svizzeri: coordinati dal Procuratore Federale di Lugano dott. Pasi, discuteranno del tema e confronteranno le loro esperienze “sul campo”, la dott.ssa Cappa della Procura di Lugano, il dott. Beatrice della Direzione Nazionale Antimafia, il dott. Spiezia, membro di Eurojust e il dott. D’Alterio, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso.