Domani, mercoledì 29 ottobre 2008 alle ore12.00 nell’Aula Magna "Andrea d'Isernia" della sede universitaria di via Mazzini saranno discusse le prime tesi del Corso di Laurea in Lettere della Facoltà di Scienze Umane e Sociali. Si raggiunge così un importante traguardo per la Facoltà di Scienze Umane e Sociali, dell’Ateneo e per l'intero tessuto territoriale.
Maria De Socio si laurea con una prova finale in Letteratura italiana, dal titolo Le pietre preziose nella Divina Commedia, relatore prof. Donato Pirovano, correlatore prof.ssa Giovana Frosini.
Nel lavoro la candidata ha affrontato un argomento non inedito, ma complesso e ha approntato una persuasiva tesi studiando le pietre preziose nella Divina Commedia; completamente nuovo e originale è il rapporto individuato tra la luce e la pietra preziosa.
Mariaida Di Vincenzo presenta una prova finale in Storia moderna, dal titolo Religiosità e devozione nel Mezzogiorno moderno. Il caso di Roccamandolfi alla metà del Settecento, relatore prof.ssa Elisa Novi Chavarria, correlatore prof.ssa Isabella Lazzarini.
La tesi elabora in maniera originale un tema non nuovo nella storiografia di età moderna, quale quello appunto della religiosità popolare nel Mezzogiorno d’Italia, che pur tuttavia presenta ancora numerosi aspetti inediti, specie per la storia del Molise. Il lavoro, che approfondisce lo specifico caso della comunità montana di Roccamandolfi, costituisce il primo risultato di una serie di ricerche da poco avviate, presso la cattedra di Storia moderna del corso di studi in Lettere, che intendono valorizzare la storia della regione attraverso fonti inedite, quali ancora sono per lo più i Protocolli notarili depositati presso l’Archivio di Stato di Campobasso, per approfondire il senso della memoria e di appartenenza delle giovani generazioni al territorio molisano.
Valentina Pietra presenta una prova finale in Letteratura italiana, dal titolo Leggere Dante nel pieno Cinquecento: il caso dell’edizione Morando del 1554, relatore prof. Donato Pirovano, correlatore prof.ssa Giovanna Frosini. La candidata ha studiato una cinquecentina inedita, cioè l’edizione della Commedia approntata nel 1554 a Venezia dell’editore tipografo Morando. Il lavoro ha permesso di mettere a fuoco in modo nuovo le modalità della lettura e della fruizione della Commedia nel pieno Cinquecento.