Il Dipartimento di Scienze Umane, Storiche e Sociali dell’Università degli Studi del Molise ha organizzato una due giorni di studio in tema di enigmi e indovinelli nel mondo antico: “Ainigma e griphos. Gli antichi e l’oscurità della parola”.
Attraverso il convegno, che vede la partecipazioni di vari studiosi italiani, si intende analizzare una tipologia di genere letterario, la cui principale particolarità consiste nella tardiva autonomia come genere.
Gli indovinelli e gli enigmi, infatti, nel mondo greco-romano erano di solito inseriti nel tessuto narrativo di opere appartenenti ad altri generi (dall’epica alla lirica, dal teatro al romanzo): solo in epoca tardo-antica il genere degli indovinelli assume caratteristiche autonome in poesia. Inoltre, l’enigma era considerato un tipo di metafora: il convegno si propone, tra le altre cose, di esplorare la trattatistica retorico-grammaticale e di individuare le motivazioni che hanno indotto filologi ed eruditi successivi ad Aristotele a concepire degli studi sugli enigmi e ad avviare le prime raccolte di testi.
Ad enigmi e indovinelli antichi sono stati dedicati pochi studi. Occasione ed intento per ripercorrere tutte le fasi dello sviluppo di tale genere sono, dunque, proprio queste due giornate di studio, che si apriranno martedì 24 novembre a partire dalle ore 15.00, presso l'Aula Magna "Andrea d'Isernia" della sede universitaria pentra di Via Mazzini, con gli indirizzi di benvenuto del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi del Molise, Prof. Giovanni Cannata. Responsabile scientifico dell’evento è il Prof. Salvatore Monda (docente di Lingua e letteratura latina del Corso di studio in Lettere).