Mercoledì 24 Gennaio 2007
Aula Galileo Galilei ore 9.00
Sede Universitaria di Pesche
C.da Fonte Lappone
Il monitoraggio del territorio e dello stato dell’ambiente è sempre più basato sull’utilizzo di immagini acquisite da diverse tipologie di satelliti per l’osservazione terrestre. Tali sensori permettono di acquisire immagini con una risoluzione altissima, sono capaci di cogliere particolari di dimensione inferiore al metro.
La disponibilità di vaste banche dati di queste immagini satellitari permette una più attenta osservazione dei fenomeni che avvengono sul territorio terrestre e quindi una migliore pianificazione delle attività di gestione, di controllo e di prevenzione. Tra le numerose e importante applicazioni trova un posto significativo il monitoraggio degli incendi boschivi, nel rilevamento cartografico delle risorse naturali, nel censimento degli habitat naturali o nel monitoraggio dello stato fitosanitario dei boschi.
Il seminario dal tema “Telerilevamento e spazializzazione nel monitoraggio forestale e ambientale per la difesa degli ecosistemi” è organizzato dall’Università del Molise con un duplice scopo, da un lato fare il punto sulle tecniche di utilizzo delle immagini satellitari per il monitoraggio e la difesa degli ecosistemi forestali, dall’altro presentare i primi risultati del progetto GRINFOMED – MEDIFIRE inerente la predizione e prevenzione degli incendi forestali e lo sviluppo di sistemi e procedure di valutazione territoriale finalizzate alla lotta contro gli incendi forestali.
All'evento, che si aprirà con gli indirizzi augurali del Magnifico Rettore, Prof. Giovanni Cannata e delle Autorità accademiche, sono previsti diversi interventi di gruppi di ricerca nazionali ed esteri tra i più accreditati nel settore del trattamento delle immagini satellitari per il monitoraggio degli ecosistemi forestali.
Il seminario s’inquadra nelle attività del forestlab.net, il consorzio dei Laboratori di Geomatica Forestale che lega il laboratorio ECOGEOFOR dell’Università del Molise, il geoLAB dell’Università di Firenze, il sisFOR dell’Università della Tuscia e il greenLAB dell’Università di Bari.