Pasolini, a trent’anni dalla morte, è oggetto di un fittissima serie di convegni, incontri, seminari, rievocazioni. Oggi è riconosciuto come uno dei grandi autori del nostro novecento letterario e non solo, ma, ad una riflessione più attenta e meno corriva, emerge come vada ribadita la sua importanza di autore, critico, polemista, artista di straordinaria creatività.
D’altronde è stato lo stesso personaggio Pasolini che ha spesso accreditato la propria fisionomia di voce “fuori dal coro”, capace di rovesciare i più coriacei luoghi comuni in nome di una idea di mondo e di società che poteva apparire insieme regressiva ed utopica, lanciata verso il futuro, ma radicata ad un’idea di passato.
L'Università degli Studi del Molise e l'Università degli Studi di Salerno, nel promuovere il Convegno “Pasolini dopo Pasolini” -che si svolgerà a Campobasso nei giorni 8-9 novembre e a Salerno il 10 novembre- intendono promuovere una riflessione sulla reale portata del lavoro di letterato, polemista, autore di cinema e di teatro che Pasolini svolse fino alla morte, al di là delle mode, dello stereotipo che ne ha fatto un’icona omosessuale, protestataria, reazionaria, a seconda della prospettiva da cui lo si considera. Gli studiosi riuniti in convegno tenteranno attraverso un’analisi dettagliata e non ideologica, di fare il punto dell’opera pasoliniana, per scoprirne attualità, contraddizioni e profondo sentimento della propria epoca.
Il Convegno, ricchissimo di interventi, a cui partecipano italianisti, critici, studiosi della letteratura, della società e del teatro, sociologi, classicisti, storici e storici dell’arte, si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi del Molise, Prof. Giovanni Cannata.
Coordinatore dell'iniziativa il Prof. Giorgio Patrizi, docente di Letteratura italiana presso la Facoltà di Scienze Umane e Sociali dell'Università degli Studi del Molise.