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L'Università del Molise ha aderito all’edizione 2009 della “Settimana della Lingua Italiana nel Mondo” (19-25 ottobre), un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri inclusa nelle Celebrazioni per il 2009 quale “Anno europeo della creatività e dell’innovazione” indetto dalla Commissione Europea e dedicato quest'anno al tema “arte, scienza e tecnologia”.
L’Ateneo molisano ha partecipato con la mostra Memoria per immagini, memoria per parole. Un omaggio all’Albania di Aldo Sestini (curata dalla Prof.ssa Monica Meini dell'Università del Molise, insieme alla Prof.ssa Laura Cassi dell'Università di Firenze), che inteso illustrare i primi risultati di un meticoloso lavoro di ricerca che ha visto ricostruire i sopralluoghi di studio compiuti nel 1940 per la Reale Società Geografica Italiana.
La mostra, che è stata inaugurata il 22 ottobre a Scutari, ha tratto spunto dal cospicuo corpus fotografico donato dalla Famiglia di Aldo Sestini. Nell’ambito di tale corpus, le foto scattate da Sestini durante i sopralluoghi effettuati in Albania, sono esemplari in quanto, attraverso le diverse di immagini si è potuto apprezzare la sistematicità e il rigore dell’analisi sestiniana. Sebbene questo Maestro della geografia italiana abbia riservato nei suoi scritti scarso spazio alla fotografia, egli ha fatto di quest’ultima uno strumento basilare per l’analisi e la descrizione del paesaggio, come si può rilevare, ad esempio, nel famoso volume sul Paesaggio italiano edito dal Touring Club nel 1963. Sestini ha fotografato molto, dagli anni ’30 alla metà degli anni ’80 del secolo scorso, a partire dalla Toscana all’Italia tutta, alla stragrande maggioranza dei paesi europei, a molti paesi africani e delle Americhe, lasciando un patrimonio di alcune migliaia di immagini, per lo più di piccolo formato, ma molto nitide, numerate progressivamente e talvolta dotate di didascalia.
Nella giornata inaugurale, Laura Cassi ha presentato la mostra dando particolare rilievo all’opera di Sestini nella storia della geografia italiana, il suo contributo al tema del paesaggio e il valore del patrimonio fotografico nell’ambito dei beni culturali. Monica Meini ha approfondito il tema del linguaggio fotografico di Sestini applicato al caso albanese, ricostruendo gli itinerari percorsi con la missione della Società Geografica Italiana, sulla base delle sporadiche indicazioni lasciate come didascalie su alcune foto e integrandole con l’uso di strumenti tecnologici e visualizzatori Gis.
Dato il successo della manifestazione, su proposta del Console italiano, che ha auspicato la prosecuzione del lavoro di ricostruzione dei paesaggi storici albanesi, si è deciso che la mostra rimanga stabilmente a Scutari.