Domani, mercoledì 2 aprile 2008 - ore 14.00 Aula Ippocrate Facoltà di Medicina e Chirurgia Località Tappino Campobasso

 

 

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Le questioni connesse alla salute hanno acquisito un peso crescente nella società contemporanea. Infatti  sono diventate sempre più pervasive e rivestono notevole importanza non soltanto dal punto di vista economico, ma anche sul piano culturale. Basta riflettere su alcuni aspetti della nostra vita quotidiana: alcune delle espressioni che sono ormai entrate a far parte del nostro senso comune riguardano la salute; si moltiplicano le trasmissioni televisive che trattano di questo tema, mentre rubriche di salute e di benessere proliferano in riviste di ogni tipo.

Sembra che lo “sguardo medico” stia oltrepassando ogni confine. Il termine di biopolitica sta ad indicare proprio che sempre più spesso le decisioni con cui sono alle prese i sistemi politici riguardano aspetti direttamente connessi con il corpo umano e con questioni di carattere sanitario. La medicina pervade la società e la società si consegna nelle mani della medicina.

Se questo è lo scenario che ci si presenta davanti, caratterizzato da una ridefinizione dei confini fra i sistemi sanitari e il loro ambiente sociale, quali sono le conseguenze all’interno del sistema sanitario? Come si ridefiniscono le sue strutture e le sue funzioni? Ed in particolare: come cambiano i ruoli delle professioni mediche e sanitarie?

La fluttuazione dei confini tra sistema sanitario e società implica una più complessiva ridefinizione dei confini fra le molteplici professioni mediche, paramediche (infermieri, kinesioterapeuti, podologi, logopedisti, etc.) e sanitarie in senso lato.

Le innovazioni tecnologiche, e normative, introducono nuovi compiti che sollecitano una continua ri-negoziazione della divisione del lavoro fra le varie professioni. La relazione non è più tra il singolo medico e il paziente, oggi la presa in carico del paziente è multidisciplinare.

D’altro canto, gli stessi medici si accorgono che si è modificata la relazione con i pazienti. Essa si differenzia e la sua gestione diventa sempre più complessa, ponendo nuove sfide e nuove responsabilità a coloro che si accingono a ricoprire i ruoli medici e sanitari.

Per comprendere i termini e la portata di queste sfide e tentare, attraverso un confronto e dibattito, di fornire alcune risposte, la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo molisano con i docenti del Corso di Introduzione alla Metodologia clinica, ha inteso organizarre un seminario di studi dal tema "Confini fluttuanti. Sistemi sanitari e trasformazione delle professioni mediche e sanitarie nella società complessa" che si terrà domani, mercoledì 2 aprile 2008 a partire dalle ore 14.00, presso l' Aula Ippocrate della Facoltà medica in Località Tappino a Campobasso.

I lavori si apriranno con i saluti del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Prof. Giovannangelo Oriani e del Direttore del Dipartimento di Scienze per la Salute, Prof. Guido Maria Grasso.

Ospite dell'evento la Prof.ssa Maria Giovanna Vicarelli, ordinario di Sociologia presso l’Università Politecnica delle Marche che da molti anni si occupa di sistemi e politiche sanitarie ed attualmente è coordinatore scientifico della sezione di sociologia della salute e della medicina dell’Associazione Italiana di Sociologia.