Relazione del Rettore
Prof. Giovanni Cannata
Il Molise è terra di grande storia che merita attenzione e cura per una sua conoscenza approfondita ed una sua “messa a disposizione” delle nuove generazioni. La ricchezza culturale della nostra regione va ricercata proprio nella diffusione del suo patrimonio culturale, paesaggistico e demoetnoantropologico sul territorio, sia in termini spaziali sia cronologici. Realtà forse unica al mondo, le emergenze storiche documentabili vanno da circa un milione di anni fa, fino all’epoca moderna, senza interruzione. In pratica, il Molise è ancora terra da scoprire, studiare e divulgare, ma soprattutto il Molise è terra da far fruire e sostenere.
Questi i temi affrontatati, nella sua relazione, dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise, Prof. Giovanni Cannata. Occasione dell’evento il ciclo di manifestazioni per celebrare i 46 anni di Istituzione della Regione Molise e della sua autonomia.
Nella Sala Convegni del Centrum Palace di Campobasso, infatti, dopo gli indirizzi augurali e di benvenuto del Presidente della Regione, Sen. Angelo Michele Iorio, del Presidente del Consiglio Regionale, Avv. Michele Picciano e del Presidente degli ex Consiglieri Regionali, Dott. Fernando Di Laura Frattura, ha preso la parola il Prof. Cannata che ha sottolineato ed evidenziato i punti fondamentali da inserire in un’Agenda per i Beni Culturali del Molise.
Conservazione attiva, innanzitutto, che non può avvenire senza una compiuta e cosciente interdisciplinarità di tutte le figure che hanno il compito istituzionale di occuparsi di beni culturali. L’Ateneo molisano vuole dunque occuparsi dei punti in agenda tramite la didattica e la ricerca connessi ai corsi di laurea dedicati ai beni culturali, al turismo culturale, all’ambientale, all’ingegneria, alla formazione degli insegnanti, per una politica di diffusione della cultura del valore.
Punti fermi dell’attività della nostra Università saranno dunque conoscenza del patrimonio culturale, sviluppo del territorio, gestione, divulgazione e valorizzazione. L’obiettivo deve essere quello della realizzazione per le nuove generazioni, per coloro che stiamo formando ed ai quali dobbiamo consegnare un patrimonio ben valorizzato, di quello che oggi chiamiamo sviluppo sostenibile.
Durante la sua relazione il Magnifico Rettore ha presentato anche i primi risultati dell’Atlante dei beni culturali del Molise, un’operazione aperta nei contenuti e nelle collaborazioni ed un primo tentativo di censimento informatizzato dei beni culturali di tutti i comuni molisani. Un progetto avviato nel 2007 dal Centro di Cultura del Molise in collaborazione con terre_di_mezzo s.r.l. e l’AIPAI Molise (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) per tentare di dimostrare come sia possibile coniugare la ricognizione puntuale delle emergenze presenti sul territorio, con la didattica e con la ricerca, puntando alla valorizzazione del territorio.
Alla fine dell'intervento poi il Rettore Cannata ha ribadito ancora una volta come una collaborazione di tutte le forze in campo in continua evoluzione nel tempo caratterizzata da requisiti di assoluta chiarezza e trasparenza, ma anche da una attenta, efficace e condivisa partecipazione, sia un fattore decisivo per lo sviluppo culturale, civile, economico e sociale della comunità molisana con la piena consapevolezza che è possibile condividere, con l'Università, in maniera costruttiva, il fondamentale obiettivo di formare giovani che siano in grado di affrontare e sostenere le nuove e sempre più moderne sfide.
L'Ateneo molisano non verrà meno a questa importante sfida, alla missione istituzionale di valorizzazione della conoscenza e della sua trasformazione in risorsa per il territorio, punto di riferimento imprescindibile per il livello di accreditamento e per la capacità di competizione nello scenario nazionale ed internazionale del Molise e dei suoi giovani.